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Celebrazione delle ceneri

Caro confratello,

in vista dell’imminente inizio della Quaresima alcuni sacerdoti hanno chiesto a questo ufficio delucidazioni circa il ministro che impone le ceneri (se cioè possa essere anche un accolito o un ministro straordinario della comunione) e il contesto celebrativo in cui vanno imposte (se si possano imporre al singolo fedele che ne faccia richiesta, oppure se il rito si possa svolgere solo nella Messa o nella liturgia della Parola).

Per valorizzare l’opportunità pastorale offerta da questo momento così importante dell’anno liturgico, l’ufficio ha scelto di inviare a tutti i parroci queste brevi note, nella speranza di offrire un valido aiuto.

P. Giuseppe Midili


INDICAZIONI LITURGICO - PASTORALI PER LA CELEBRAZIONE

DEL MERCOLEDì DELLE CENERI

-      La benedizione e l’imposizione delle ceneri si fanno a ogni messa, secondo la forma indicata dal messale (p. 65-67): dopo il saluto liturgico iniziale segue subito la colletta, poiché  l’atto penitenziale è sostituito dal rito delle ceneri. Dopo l’omelia, il sacerdote benedice le ceneri con una delle due orazioni previste e con l’aspersione. Segue l’imposizione delle ceneri e si conclude con la preghiera universale. La celebrazione prosegue come al solito.

-      Se è presente un secondo ministro ordinato, questi impone le ceneri al celebrante principale, usando le formule consuete. 

-      Si invitano i ministri a valorizzare entrambe le formule proposte dal Messale (eventualmente alternandole): la prima è appello alla conversione, la seconda lo motiva. Rimane comunque la possibilità di scegliere e utilizzare una  sola delle due formule, recitandola per ogni fedele.

-      Le ceneri si ottengono bruciando i rami di olivo e di palma benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente. Le ceneri avanzate si disperdono nella terra.

-      Ministro dell’imposizione delle ceneri è soltanto il vescovo, il presbitero e il diacono. Il Messale non prevede di affidare l’imposizione delle ceneri a ministri istituiti o a ministri straordinari della comunione; né prevede di inviare i ministri straordinari perché rechino le ceneri ai malati. Potrebbe essere opportuno che nei primi giorni della Quaresima il parroco e i sacerdoti visitino i malati per incoraggiarli e per confermare loro che la sofferenza, cristianamente accettata e offerta, è atto penitenziale di altissimo valore.

-      Il gesto dell’imposizione delle ceneri consiste nello spargere le ceneri sul capo, recitando la formula per ogni fedele. Pur senza eccessi impropri, va assicurata una materialità davvero visibile e percepibile del segno, sia quando si presentano le ceneri per la preghiera di benedizione, sia quando si impongono sul capo del fedele.

-      Poiché le ceneri vanno imposte all’interno di un contesto celebrativo, la benedizione con l’imposizione delle ceneri può svolgersi anche durante una celebrazione della Parola. In questo caso il rito si modella sulla Liturgia della Parola della Messa, come indicato a p. 68 del Messale. Tale modalità celebrativa può essere molto utile nella pastorale dei luoghi di lavoro o nelle rettorie (aperte anche negli orari della pausa pranzo per gli uffici), nei luoghi di cura, o qualora la celebrazione si svolgesse in orari serali, per venire incontro a lavoratori e studenti.

-      Il Messale prevede il rito delle ceneri solo nel primo mercoledì di quaresima. Non può essere spostato in altro giorno, e mai va compiuto di Domenica, neppure fuori della Messa: il forte monito penitenziale e il digiuno non sono compatibili con il fondamentale carattere pasquale della Domenica.

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