Newsletter Culmine e Fonte n. 10/2016 articoli
Newsletter Culmine e Fonte n. 10/2016
Sommario:
Proposta di preghiera per bambini e ragazzi
"Chiamati Fratelli"
La celebrazione si svolge a conclusione del cammino compiuto nel tempo liturgico e, nel mandato dell'impegno, rende concreto quanto sperimentato insieme. La chiamata a essere fratelli che Gesù ci rivolge, vissuta nell’esperienza, nella catechesi, nelle attività pratiche e nei giochi, viene celebrata ora nella preghiera comunitaria.
La fratellanza è generata dalla consapevolezza di essere figli amati da Dio e quindi fratelli in Cristo; l’impegno, la chiamata, la missione sono proprio quelli di portare questo amore a tutti i fratelli che Dio ci mette accanto, a cominciare dalle nostre case, a scuola, all’oratorio.
ALLESTIMENTO DEL LUOGO DELLA CELEBRAZIONE
La celebrazione si svolge in chiesa o in cappella, a seconda dei partecipanti e delle necessità. È opportuno preparare libretti o un foglio dei canti per favorire la partecipazione dei ragazzi e disporli sui banchi. In un luogo visibile, fuori dal presbiterio, sistemiamo alcuni sassi con sopra scritti i nomi di tutti i bambini e i ragazzi presenti. Accanto all’ambone predisponiamo il cero pasquale acceso e, ai suoi piedi, una cesta con lumini.
Prima dell’inizio della celebrazione i bambini vengono fatti sedere ai banchi. Si attende l’inizio del momento di preghiera in silenzio. Quando il sacerdote entra, tutti alzano e inizia la celebrazione.
STRUTTURA
Canto ingresso: Vocazione (P. Sequeri)
Segno di croce
Saluto del celebrante
Orazione: “O Dio, che hai fondato la tua Chiesa sulla fede degli Apostoli, fa' che le nostre comunità, illuminate dalla tua parola e unite nel vincolo del tuo amore, diventino segno di salvezza e di speranza per tutti coloro che dalle tenebre anelano alla luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...”
Lettura: Sal 133 si risponde con il ritornello del canto: Ecco quanto è bello (M. Frisina)
Canto al Vangelo
Vangelo: Mt 4, 12-23
Omelia: il sacerdote potrà ripercorrere il cammino fatto durante il tempo liturgico: Gesù si mette in viaggio per annunciare a tutti il Regno dei Cieli, cioè l’amore incondizionato di Dio verso ognuno di noi. Questo amore è talmente grande che coinvolge altre persone: Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni lasciano tutto quello che hanno per seguire Gesù e stare con Lui. Così possiamo fare anche noi: Gesù continua a percorrere le nostre strade e ci chiama a essere fratelli, a volerci bene come Lui ce ne vuole, a portare a tutti i nostri amici la bella notizia dell’Amore di Dio per noi. Impariamo così a essere fratelli non solo dei nostri amici, ma anche di quelli più lontani, di chi non conosciamo o di chi non ci è molto simpatico.
“Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce”
Segno: ogni bambino si reca al cero pasquale e da esso accende un lumino; lo depone dove sono poggiati i sassi con sopra scritti i nomi di tutti i ragazzi presenti. Sceglie un sasso e al suo posto depone il lumino. Il segno è accompagnato dal canto: Ci vuol solo una scintilla.
Utilizziamo il segno del cero pasquale, proprio della liturgia battesimale, per ricordare l’ingresso all’interno della Chiesa avvenuto con il Battesimo: illuminati da Cristo, possiamo vivere da fratelli, imparando ad amarci gli uni gli altri. L’amore che Gesù ci dona siamo chiamati a portarlo agli altri, facendoci prossimi dei nostri amici e di chi ha più bisogno.
Intenzioni di preghiera: nelle domeniche precedenti i bambini e i ragazzi avranno preparato alcune intenzioni di preghiera, in particolar modo per coloro che soffrono, per chi è malato, per chi è nel bisogno e per tutti coloro che sono lontani da Gesù e non conoscono il suo amore.
Padre nostro
“Seguitemi, vi farò pescatori di uomini.”
[…] “Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.”
Impegno: “Mi impegno a pregare, almeno una volta al giorno, per questo mio amico; che impari a essere disponibile verso coloro che sono in difficoltà e che non si vergogni a chiedere aiuto quando ne ha bisogno.”
È l’amore di Gesù che rinnova le nostre relazioni e ci permette di farci realmente prossimi, di consolare e aiutare chi è in difficoltà. Quindi possiamo vivere le nostre relazioni con libertà e gratuità, riconoscendo in chi abbiamo di fronte un fratello.
È bene sottolineare questo momento con solennità: l’impegno può essere letto da tutti insieme o essere consegnato a ciascuno in forma scritta, su una piccola pergamena o cartoncino.
Benedizione
Canto finale: Vieni e seguimi (Gen Rosso)