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Newsletter Culmine e Fonte n. 6/2016 articoli

Newsletter Culmine e Fonte n. 7/2016

Sommario:

 

 La festa dell’esaltazione della Santa Croce


In Oriente questa festa è celebrata con una solennità paragonabile a quella della Pasqua. Ha origini antiche che sostanzialmente possono essere ricondotte a due eventi: il ritrovamento della vera croce e la dedicazione della Basilica del Santo Sepolcro fatta costruire dall’Imperatore Costantino sul monte Golgota.
Per quanto concerne il primo evento, una antica tradizione riporta che sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, il 14 settembre del 320 avrebbe ritrovato a Gerusalemme, presso il Golgota, le tre croci usate per Gesù Cristo e i due ladroni; una guarigione miracolosa, avvenuta al contatto con una di loro, permise il riconoscimento della croce del Salvatore. Appena la notizia della scoperta si diffuse nella città santa, una vasta folla si radunò per venerare la Croce del Signore. Il Patriarca di Gerusalemme, san Macarios, la portò su di un pulpito da dove la innalzò per permetterne la venerazione del popolo riunito. Una cerimonia liturgica detta elevazione o esaltazione (hypsosis) della Croce ricordava tutti gli anni la fortunata scoperta. Il luogo in cui la Croce era stata innalzata era considerato centro del mondo e per questo un sacerdote alzava il legno sacro della Croce verso le quattro diverse parti del mondo.
Altro evento legato alla istituzione della festa è relativo alla commemorazione della dedicazione della Basilica del Santo Sepolcro, avvenuta 13 settembre dell’anno 335. Il giorno successivo, 14 settembre del 335, una folla di fedeli accorse da tutte le province dell'Impero presso la Basilica per venerare la reliquia del legno della Croce del Salvatore che veniva loro mostrata. Questo rito continuò a essere celebrato con solennità negli anni seguenti tanto che la pellegrina Egeria, venuta a Gerusalemme al tramonto del IV secolo, ci riferisce che più di 50  vescovi assistevano ogni anno alla solennità del 14 settembre. La celebrazione della festa della Dedicazione si protraeva per otto giorni con grande concorso di pellegrini. Con il trascorrere del tempo la cerimonia prese un'importanza sempre più grande, tanto che nel VI secolo il ricordo del rinvenimento della Croce e della Dedicazione avvenuta sul Golgota passarono in secondo piano tanto che prevalse esclusivamente l’icona della croce. I frammenti del sacro legno furono distribuiti nel mondo e con i frammenti si diffuse nelle Chiese cristiane la cerimonia della Esaltazione. Costantinopoli adottò la festa nel 612, sotto l'imperatore Eraclio.
Un altro avvenimento venne nel corso dei secoli a rinnovare lo splendore della festa della Esaltazione:  il 4 maggio 614 Gerusalemme fu occupata dai Persiani e venne messa a ferro e fuoco. Durante il saccheggio la Santa Croce cadde nelle mani dei persiani. Nel 628, poi, l’imperatore Eraclio sconfisse il re Persiano Cosroe e recuperò la preziosa reliquia, che il 21 marzo del 630 fu di nuovo eretta nella Chiesa del Santo Sepolcro. Si riprese così dal 14 settembre seguente la cerimonia della Esaltazione della Santa Croce.
La festa giunge a Roma nel corso del secolo VII, con papa Sergio. La celebrazione romana aveva inizio con il Papa che partiva dal Laterano, ove risiedeva, per recarsi in processione presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ove erano conservate le reliquie della Santa Croce che sant’Elena aveva portato da Gerusalemme. Giunto presso la Basilica il pontefice venerava il legno della Santa Croce.

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